Gestione del Tempo
- Denis Sciacca
- 28 ago
- Tempo di lettura: 2 min
Viviamo in un’epoca in cui la parola d’ordine è “produttività”. Agenda piena, notifiche continue, mille impegni che si accavallano. Eppure, nonostante tutti gli strumenti tecnologici a disposizione, spesso ci sentiamo sopraffatti e in ritardo. Come credenti, siamo chiamati a vivere il nostro tempo in modo diverso: non solo per fare di più, ma per vivere meglio, onorando Dio in ogni cosa.

1. Il tempo è un dono di Dio
La Bibbia ci ricorda che i nostri giorni sono un dono prezioso: “Insegnaci dunque a contare bene i nostri giorni, per acquistare un cuore saggio” (Salmo 90:12).
Non possediamo il tempo, lo riceviamo.
Gestirlo bene non significa riempirlo di attività, ma usarlo con saggezza e discernimento, ricordando che appartiene a Dio.
2. Produttività non è iperattività
Gesù stesso, pur avendo una missione immensa da compiere in soli tre anni, non correva freneticamente. Sapeva dire dei “no”, sapeva ritirarsi a pregare, sapeva fermarsi con chi aveva bisogno. La vera produttività cristiana non si misura in quante attività completiamo, ma in quanto lasciamo che la nostra vita porti frutto duraturo (Giovanni 15:5).
3. Stabilire priorità alla luce della Parola
Spesso ci disperdiamo in cose urgenti ma non essenziali. Paolo ci esorta: “Badate dunque di camminare con diligenza, non da stolti ma da saggi; approfittando delle occasioni, perché i giorni sono malvagi” (Efesini 5:15-16). Questo significa che dobbiamo stabilire le nostre priorità in base al Regno di Dio: prima la nostra relazione con Lui, poi la famiglia, la il lavoro, la comunità e il servizio.
4. Riposo e silenzio come parte della produttività
Il mondo ci spinge a correre sempre. Ma Dio, nel comandamento del sabato, ci insegna che il riposo è parte della vita e non un optional. Fermarci per pregare, meditare, respirare la Sua presenza non è tempo perso, ma tempo guadagnato. Un cuore riposato in Dio è molto più lucido ed efficace.
Strumenti pratici
Agenda e pianificazione: scrivere gli impegni ci aiuta a non dimenticare. Ma lasciamo sempre spazio allo Spirito Santo che può cambiare i nostri piani.
Routine di preghiera: iniziare la giornata con Dio orienta tutto il resto.
Disciplina e costanza: piccole abitudini quotidiane, vissute fedelmente, producono grandi risultati nel tempo.
Delegare e dire di no: non tutto dipende da noi. Saper rinunciare a qualcosa per fare spazio a ciò che conta davvero è un atto di fede.
Conclusione
Gestire il tempo e vivere la produttività non significa correre di più, ma vivere meglio: con ordine, con saggezza, con priorità chiare e con un cuore riposato in Dio. Alla fine, ciò che conterà non sarà quante cose abbiamo realizzato, ma quanto abbiamo amato, servito e reso gloria al nostro Signore.
“Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini” (Colossesi 3:23).



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